Sabato 27 Gennaio 2024, presso l’Auditorium ‘Don Armando Marziali’ a Villa Nazerth di Fermo, si è tenuto il convegno su “Il minore straniero non accompagnato”, ultimo appuntamento del percorso formativo denominato “Dal territorio di Fermo ai territori del mondo”, proposto da una rete di associazioni del territorio – l’Associazione missionaria ALOE, Famiglie Adottive Insieme, Magicabula e Legambiente Marche – e sostenuta dal Centro Servizi per il Volontariato delle Marche. Percorso formativo che si era posto l’obiettivo di far emergere gli strettissimi legami che legano il ‘locale’ con il ‘globale’ dal punto di vista della solidarietà e cooperazione internazionale (associazione Aloe), delle problematiche climatiche e ambientali (Legambiente) e delle problematiche minorili legate all’immigrazione (Famiglie Adottive Insieme).
Quest’ultimo appuntamento, curato in particolare dall’associazione Famiglie Adottive Insieme di Fermo, aveva il suo focus in un fenomeno molto particolare e molto importante che riguarda il minore nel contesto del fenomeno dell’immigrazione: l’incidenza sul nostro territorio della presenza di minori stranieri non accompagnati, arrivati cioè senza il supporto di familiari adulti. L’ottica con cui si è voluto affrontare il fenomeno è stata quella strettamente “territoriale”: quali realtà territoriali si trovano implicate nella risposta a questo fenomeno che negli ultimi tempi sta diventando una delle tante emergenze poste dal fenomeno migratorio. Il convegno infatti non ha voluto offrire il contributo di “esperti del settore” per una maggiore informazione dei cittadini sulla questione. Si è posto invece l’ambizioso obiettivo di far dialogare tra loro tutte le realtà effettivamente implicate attraverso una vera e propria “tavola rotonda” nella quale ascoltare tutte le voci, farle dialogare tra di loro nella prospettiva di una maggiore sinergia e collaborazione. I vari relatori invitati sono stati di fatto i rappresentanti di altrettante realtà operanti sul territorio. Sono intervenuti infatti il Sindaco di Fermo, Avv. Paolo Calcinaro, il Vice questore dott. Lorenzo Commodo, il Prefetto vicario dott.ssa Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi; il coordinatore dell’Ambito territoriale sociale dott. Alesandro Ranieri; un Tutore di minori stranieri dott. Gaetano Massucci; la responsabile delle Comunità per Minori della Nuova Rcerca Agenzia RES dott.ssa Licia Canigola e il responsabile della cooperativa sociale “L’isola che non c’è” dott. Sandro Ferri. L’avv. Miriam Lazidei invece ha offerto una sintetica panoramica della legislazione italiana sul fenomeno in questione.
Coordinata dall’Avv. Alberto Gallucci, membro del Consiglio Direttivo di Famiglie Adottive Insieme, la “Tavola Rotonda” si è sviluppata in una prima parte nella quale le varie realtà rappresentate hanno presentato a turno la propria funzione e i propri punti di forza, nella gestione del fenomeno. La seconda parte del convegno è stata invece dedicata ad un vivace confronto fra queste diverse realtà, ma anche con tanti e qualificati contributi offerti da un pubblico che pur in presenza di un numero alquanto contenuto di persone, è risultato però altamente qualificato in quanto formato da persone che operano o hanno operato nel settore da diversi punti di vista. Da tale vivace dibattito sono emerse diverse criticità come la mancanza di strutture sufficienti per una accoglienza qualificata di questi minori, la problematicità della funzione del tutore e della mancanza di un numero adeguato di questa figura, la drammaticità di una situazione che mentre offre una qualificata tutela del minore non accompagnato fino al diciottesimo anno di età, rischia di abbandonarlo completamente a se stesso già nel giorno successivo al raggiungimento di tale età; il poco coordinamento fra le istituzioni che se ne occupano; ed altro ancora.
Da questo punto di vista, è stato fatto notare che questo convegno segna in qualche modo un inizio assoluto per un confronto di questo tipo fra tutte queste realtà coinvolte. È stata espressa da più voci l’esigenza di dare un seguito a questo tavolo di confronto, magari coinvolgendo altre realtà potenzialmente interessate come ad esempio l’ufficio di collocamento, dal momento che l’obiettivo finale dovrebbe essere proprio l’inserimento nel mondo del lavoro di questi minori una volta diventati maggiorenni. È emersa anche la proposta della costituzione di una rete di associazioni, cooperative e comunità per minori che operano sul territorio a vario titolo e che già intessono rapporti i formali come emersi sia in questo tavolo di confronto sia in altre occasioni nel passato.
Ci si è lasciati insomma con il proposito di dare un seguito a quanto vissuto in maniera embrionale in questo convegno. Tutti i presenti hanno inoltre ringraziato l’associazione Famiglie Adottive Insieme e le altre che hanno organizzato questo percorso formativo, Aloe e Legambiente, per l’opportunità offerta alla collettività.